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La parola "rispetto" è la parola scelta da Treccani per il 2024, nell'ambito della campagna di comunicazione #leparolevalgono.
Questa parola, secondo Valeria Della Valle e Giuseppe Patota, condirettori del noto vocabolario, "dovrebbe essere posta al centro di ogni progetto pedagogico, fin dalla prima infanzia, e poi diffondersi nelle relazioni tra le persone, in famiglia e nel lavoro, nel rapporto con le istituzioni civili e religiose, con la politica e con le opinioni altrui. Il termine rispetto, continuazione del latino respectus, va oggi rivalutato e usato in tutte le sue sfumature, proprio perché la mancanza di rispetto è alla base della violenza esercitata quotidianamente nei confronti delle donne, delle minoranze, delle istituzioni, della natura e del mondo animale”.
"Il rispetto, dunque, come valore delle relazioni umane positive, eque e non moleste e non violente in tutti gli ambienti, anche al lavoro", commenta la consiglera di parità Tiziana Botteon che accoglie favorevolmente la scelta.
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La Consigliera di parità promuove la campagna di sesibilizzazione "Non sei sola, Chiama il 1522, Numero antiviolenza e stalking" proposta dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le pari opportunità, in occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne 2024.
Al 17 novembre, in Italia, sono 51 le vittime di femminicidio (fonte: Servizio Analisi Criminale, Direzione centrale della Polizia Criminale).
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Fino al 20 settembre è possibile candidarsi al Premio Imprenditoria Femminile 2024 "Donna Imprenditrice Visionaria".
La consigliera di parità segnala questa interessante iniziativa della Camera di Commercio di Treviso - Belluno e del Comitato per la promozione dell'Imprenditoria Femminile e invita a partecipare.
Possono candidarsi le imprese femminili aventi sede operativa nella provincia di Treviso o di Belluno e in possesso dei requisiti richiesti.
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"Prassi Uni/Pdr 125:2022 e innovazione nella PA" è una proposta progettuale della Consigliera di parità Tiziana Botteon rivolta ai comuni trevigiani per favorire il raggiungimento della piena parità tra uomo e donna. Un'attenzione particolare viene dedicata al rispetto della persona e alle relazioni di qualità al lavoro.
Si tratta di un progetto sperimentale che si colloca nell'ambito delle attività per la promozione e il raggiungimento dell'obiettivo 5 dell'agenda Onu 2030.
In particolare, il progetto si propone di prevenire e contrastare le discriminazioni fondate sul genere, comprese le molestie e la violenza, attraverso l'innovazione e su base scientifica, prendendo come modello di riferimento la Prassi Uni/Pdr 125:2022 pubblicata da UNI - Ente Italiano di Normazione.
Ai comuni non viene richiesto di aumentare i loro adempimenti, ma di pianificare e svolgere azioni positive efficaci, ex articolo 48 del d.lgs. n. 198/2006, sulla base di indicazioni tecniche e una misurazione omogenea nel tempo.
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“La violenza mai è un progetto promosso dal Ministero della Giustizia che punta a prevenire la violenza di genere innanzitutto attraverso un cambiamento culturale, nella non accettazione di parole, ricatti, comportamenti, che potrebbero preludere a conseguenze drammatiche come visto in recenti fatti di cronaca. L’iniziativa, creata dal ministero della Giustizia, prevede una diffusione capillare sul territorio". Questo il commento rilasciato alla Consigliera di parità Tiziana Botteon direttamente da Angela Colmellere Consigliera del Ministro Nordio.